I nostri vini incontrano la pizza senza glutine di Sorbillo
Connubio tra vino sannita e pizza senza glutine da Sorbillo
Finale partenopeo per la campagna di divulgazione del progetto ‘Pro.Vin.Ba.S.Ti. – Produzione di vini con basso contenuto di solfiti nel Titerno’, finanziato nell’ambito della misura 124 del Gal Titerno – Asse IV del Psr Regione Campania 2007/2013 – Misura 41 – Strategie di Sviluppo Locale – Sottomisura 411 – Bando di attuazione della Misura 124 ‘Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e settore forestale’.
L’agenda degli eventi proposti dal Sannio Consorzio Tutela Vini, in qualità del soggetto incaricato della campagna di informazione, si è chiusa il 30 giugno a Napoli presso la pizzeria Sorbillo – Lievito madre al mare, uno dei locali più in voga della città simbolo della pizza in tutto il mondo, situato nell’incantevole location del lungomare partenopeo.
La serata finale del progetto dedicato ai vini a basso contenuto di solfiti ha proposto l’abbinamento delle etichette protagoniste dell’iniziativa – un vino bianco ottenuto da uve falanghina e un rosso da uve barbera – con la pizza senza glutine di Gino Sorbillo.
Sorbillo è nome legato da tre generazioni alla pizza, tra i protagonisti indiscussi della rivoluzione gastronomica che ha fatto della pizza una preparazione gourmet. Gino è stato di recentemente nominato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il titolo di Maestro d’Arte e Mestiere.
Una serata dedicata agli addetti ai lavori e ai comunicatori enogastronomici per focalizzare l’attenzione sulle potenzialità dei vini tipici serviti in abbinamento con la pizza, privilegiando in particolar modo la sicurezza alimentare e risaltando come la buona tavola sia sempre più attenta anche alle esigenze dei gourmet con problemi di intolleranze.
Da una parte le pizze senza glutine preparate sul banco separato e cotte nell’apposito forno direttamente su pietra; dall’altra i vini ottenuti con bassissimo contenuti di solfiti.
“Cibo e salute – dichiara Ettore Varricchio, docente di Biologia dell’Università del Sannio, che ha seguito in prima linea il percorso di Pro.Vin.Ba.S.Ti. – è un binomio che sempre più assume importanza nel settore medico-scientifico. Questo progetto, che vuole offrire un supporto scientifico al fine di produrre vini con basso contenuto di solfiti rispetto al vino convenzionale, non rappresenta un semplice esperimento che segue una moda. Si tratta di un percorso scientifico che vuole perseguire un obiettivo utile per la salute, considerato che i solfiti sono tossici, anche se in misura variabile a seconda di fattori come dosaggio, sesso, ipersensibilità personale, età, peso. La mia esperienza di divulgazione e didattica mi ha mostrato che la fascia di sensibilità è più ampia di quanto si possa immaginare. Ecco perché diventa importante presentare i risultati del progetto agli addetti ai lavori e ai rappresentanti del mondo della comunicazione”.